domenica 27 luglio 2014

Appia Antica, il no degli archeologi al nuovo piano di Autostrade

Appia Antica, il no degli archeologi al nuovo piano di Autostrade
Paolo Brogi
Corriere della Sera
17/07/2014
Secondo le indiscrezioni, l’assetto gestionale della Regina Viarum vedrà telepass ed autovelox, limitazioni di traffico, navette, bike-sharinge punti di ristoro
Ha già incassato, oltre a due riunioni interlocutorie al Ministero dei beni culturali, il no degli archeologi dell’Appia Antica e la levata di scudi di un folto gruppo di associazioni guidate da Italia Nostra. A scaldare gli animi è il nuovo piano che la società Autostrade ha presentato al ministero per la mobilità e la valorizzazione dell’Appia Antica. No comment dalle postazioni della Soprintendenza speciale archeologica. A sparare a zero sono, con comunicati stampa, con Italia Nostra sezione di Roma associazioni come la Bianchi Bandinelli fondata da Carlo Giulio Argan, il Comitato per la Bellezza, Salviamo il paesaggio, la Rete dei comitati per la difesa del territorio, Eddyburg.
Cabina di regia
Il piano non è stato ancora reso noto ma già infiamma gli animi. Prevede, dalle prime indiscrezioni, un assetto gestionale della Regina Viarum che contempla telepass ed autovelox, limitazioni di traffico, navette, bike-sharing insieme a una rete di strutture di corredo come punti di ristoro, sentieri, percorsi ecc. Nell’insieme appare come una nuova cabina di regia destinata a gestire la fruizione della più celebre strada dell’antichità almeno nel suo tratto più vulnerabile, quello «romano».
L’appello
«Un’operazione inverosimile – tuonano le associazioni di tutela - con la quale la società Autostrade si candida a definire il progetto e a contribuire a un nuovo modello di gestione dell’Appia Antica affidato a un’unica cabina di regia». Conseguenza di questa impostazione, si legge nella protesta, il depotenziamento delle soprintendenze. L’aspetto più sconcertante – insistono poi -, è la visione della «mobilità privata su gomma come elemento irrinunciabile e caratterizzante dell’Appia Antica. La società è pronta a mettere a disposizione le proprie tecnologie autostradali, realizzando attività di comunicazione e marketing, punti di ristoro, laboratori e mostre». Infine in nome di Antonio Cederna viene lanciato «un appello a quanti in Italia e nel mondo civile non sono disposti a barattare la storia e la cultura per un piatto di lenticchie».

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