giovedì 31 luglio 2014

Archéologie de Pfyngut - la route romaine

Frascati: sotto via di Cisternole rispunta la strada romana

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Il Mamilio - Frascati: sotto via di Cisternole rispunta la strada romana:

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Tante le ipotesi sul nome e la funzione della strada che comunque è stata trovata in un territorio fortemente battuto e relativamente urbanizzato anche nel passato. La stessa via di Cisternole prende il nome dalle piccole cisterne romane trovate nella zona: possibile che la strada, sulla quale sono evidenti i segni lasciati dalle ruote dei carri, possa essere stata quella di accesso alla villa di Tiberio a Cocciano o - perché no - del Barco Borghese, non troppo distante da quel punto. Con l'acropoli dell'antica Tusculum a pochi chilometri anche questa possibilità appare plausibile. Possibile anche che si tratti di un diverticolo secondario di qualche via di comunicazione più importante.

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Somma Lombardo - L'antica strada romana abbandonata dietro al centro commerciale

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Somma Lombardo - L'antica strada romana abbandonata dietro al centro commerciale | Gallarate/Malpensa | Varese News:

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Somma Lombardo
L'antica strada romana abbandonata dietro al centro commerciale
Più di una guida della città consiglia la visita di un importantissimo reperto archeologico che, però, vista l'assenza di manutenzione, è nascosto alla vista del pubblico
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“Passando dalla via Albania val la pena fermarsi ad osservare i resti di un’antichissima strada romana”. Più di una guida di Somma Lombardo consiglia la visita di un importantissimo reperto archeologico di epoca romana conservato dietro il supermercato il Gigante. Si tratta di uno dei reperti riemersi durante gli scavi per la costruzione del centro commerciale: un primo importantissimo ritrovamento era stato fatto negli anni ’80 con l’edificazione della vecchia struttura e un secondo con l’allargamento fatto negli anni 2000.

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domenica 27 luglio 2014

Appia Antica, il no degli archeologi al nuovo piano di Autostrade

Appia Antica, il no degli archeologi al nuovo piano di Autostrade
Paolo Brogi
Corriere della Sera
17/07/2014
Secondo le indiscrezioni, l’assetto gestionale della Regina Viarum vedrà telepass ed autovelox, limitazioni di traffico, navette, bike-sharinge punti di ristoro
Ha già incassato, oltre a due riunioni interlocutorie al Ministero dei beni culturali, il no degli archeologi dell’Appia Antica e la levata di scudi di un folto gruppo di associazioni guidate da Italia Nostra. A scaldare gli animi è il nuovo piano che la società Autostrade ha presentato al ministero per la mobilità e la valorizzazione dell’Appia Antica. No comment dalle postazioni della Soprintendenza speciale archeologica. A sparare a zero sono, con comunicati stampa, con Italia Nostra sezione di Roma associazioni come la Bianchi Bandinelli fondata da Carlo Giulio Argan, il Comitato per la Bellezza, Salviamo il paesaggio, la Rete dei comitati per la difesa del territorio, Eddyburg.
Cabina di regia
Il piano non è stato ancora reso noto ma già infiamma gli animi. Prevede, dalle prime indiscrezioni, un assetto gestionale della Regina Viarum che contempla telepass ed autovelox, limitazioni di traffico, navette, bike-sharing insieme a una rete di strutture di corredo come punti di ristoro, sentieri, percorsi ecc. Nell’insieme appare come una nuova cabina di regia destinata a gestire la fruizione della più celebre strada dell’antichità almeno nel suo tratto più vulnerabile, quello «romano».
L’appello
«Un’operazione inverosimile – tuonano le associazioni di tutela - con la quale la società Autostrade si candida a definire il progetto e a contribuire a un nuovo modello di gestione dell’Appia Antica affidato a un’unica cabina di regia». Conseguenza di questa impostazione, si legge nella protesta, il depotenziamento delle soprintendenze. L’aspetto più sconcertante – insistono poi -, è la visione della «mobilità privata su gomma come elemento irrinunciabile e caratterizzante dell’Appia Antica. La società è pronta a mettere a disposizione le proprie tecnologie autostradali, realizzando attività di comunicazione e marketing, punti di ristoro, laboratori e mostre». Infine in nome di Antonio Cederna viene lanciato «un appello a quanti in Italia e nel mondo civile non sono disposti a barattare la storia e la cultura per un piatto di lenticchie».

Lo Stato sull’Appia

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Una settimana fa, l’annuale appuntamento del festival della regina viarum, “Dal tramonto all’Appia”, ha vissuto una tappa di straordinaria importanza: dopo anni di restauri, l’intera tenuta di Santa Maria Nova, di proprietà privata fino al 2006, anno di acquisizione da parte della Soprintendenza Archeologica di Roma, è ritornata ad essere uno spazio pubblico aperto a tutti, cittadini e turisti.
E che spazio pubblico: siamo al V miglio, all’altezza del tumulo degli Orazi e Curiazi, dove accanto al basolato di 2300 anni fa sorge un casale di impianto romano, con ampliamenti medioevali e rinascimentali, immerso in 4 ettari di agro romano contigui all’area archeologica della Villa dei Quintili.
Le ricerche archeologiche svolte in questi anni, anzi, hanno rivelato che, con forte probabilità, quest’area era anch’essa parte della stessa enorme proprietà confiscata da Commodo per impadronirsi di uno degli edifici più belli e grandiosi di Roma.
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lunedì 14 luglio 2014

Appia antica: riapre al pubblico il Mausoleo che ispirò Palladio

Appia antica: riapre al pubblico il Mausoleo che ispirò Palladio 
SARA GRATTOGGI 
La Repubblica sezione Roma 10-6-2014 
DA OGGI arricchisce la visita alla storica Villa dell’imperatore, che presto sarà collegata all’Anfiteatro Flavio con una navetta. «Dai prossimi mesi, probabilmente già durante l’estate, con l’assessore Improta abbiamo progettato l’idea di una navetta che dall’area centrale del Colosseo conduca qui i turisti» ha annunciato, infatti, il sindaco Ignazio Marino, inaugurando il Mausoleo con il sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce. «La riapertura di un gioiello assoluto come il Mausoleo — ha sottolineato Marino — è un ulteriore tassello verso la realizzazione del più grande parco archeologico del mondo». Se il Mausoleo di Romolo è stato restaurato fra il 2008 e il 2011, coinvolgendo anche alcuni detenuti in un progetto di reinserimento, proseguono invece gli interventi sui resti del Palazzo Imperiale, parte dello stesso splendido sito immerso nel verde. Ma — spiega Presicce — «i monumenti ancora sepolti sono numerosi, quindi siamo in attesa di altri finanziamenti per ultimare lo scavo e il restauro delle strutture. Per completare i lavori nella Villa abbiamo stimato che servirebbero circa 8 milioni di

euro».

Se l’ex assessore Umberto Croppi, durante la visita, ha sollecitato Marino, sostenendo che «ci sarebbero già tre o quattro grandi aziende pronte a prendere in gestione» il Mausoleo, il sindaco ha risposto: «In questo momento non ho allo studio nessuna gestione da parte di privati di questo luogo. Pur non avendo nessuna riserva mentale verso il coinvolgimento di privati, purché con una direzione strategica da parte del pubblico ». E Presicce ha precisato: «Un gestore il sito lo ha già ed è Zetema. Stiamo studiando un progetto di valorizzazione con privati che riguarda però solo il casale Torlonia, costruito a partire dal XVIII secolo a ridosso del Mausoleo ».

lunedì 7 luglio 2014

Via Appia Antica, la scoperta di un tratto di 16 metri



E' venuta alla luce durante dei lavori dell'Acea per il passaggio di cavi elettrici. E' un tratto di 16 metri dell'Appia Antica. Si tratta probabilmente della prima "autostrada" della storia, che collegava Roma a Brindisi, e che nonostante i suoi 2300 anni si presenta ancora in ottimo stato. Il ritrovamento è avvenuto in prossimità del Circo di Massenzio, siamo intorno al terzo miglio della Regina Viarum.

Italy Luxe , Appia Antica !

domenica 8 giugno 2014

Via Claudia Augusta (italiano)



15 anni prima di Christo i romani vanno attraverso le Alpi sulle tracce degli Etruschi, Reti e Celti e hanno cominciato di costruire la prima vera strada attraverso le Alpi.

martedì 13 maggio 2014

Une voie romaine en Couserans ?



Survol virtuel destiné à illustrer un article paru dans la revue de Comminges : Mirouse (D.) « Une Voie romaine en Couserans ? Monographie historique et géographique d'un axe transversal en piémont ariégeois », Revue de Comminges, n°123, fasc. 1 et 2, p. 7-40, 2007

domenica 4 maggio 2014

LE VIE DEL TEMPO (THE ROADS OF TIME) - Trailer - Regia Daniele Cini - Fotografia Maurizio Felli



Dall'alba dell'umanità gli uomini tracciano il loro cammino: i sentieri dei propri passi, le piste per i loro animali, le vie segnate dalle ruote dei loro carri. Solo gli antichi Romani hanno costruito 80 mila chilometri di strade che si irradiano verso tutta l'Europa: strade per l'eternità.

Come la Salaria, antica via del sale, dove veniva portato, a dorso di mulo, il minerale più prezioso dell'antichità.
O l'Appia, la prima vera via consolare, edificata dopo sanguinose guerre coi popoli vicini per consolidare il dominio di Roma sul resto d'Italia. Strada militare che il Censore Appio Claudio, cieco, ha fatto costruire controllando pietra per pietra, a piedi scalzi.
Come l'Aurelia, la Tiburtina, le vie della transumanza delle greggi.
O la Cassia, che nel medioevo diventa la via Francigena per i pellegrini diretti ai grandi santuari europei.
Strade che, attraverso i secoli diverranno terra di conquista dei briganti.

Sono alcune delle 29 vie consolari che ci raccontano 25 secoli di storia: le vie del tempo.